Manometro differenziale: quando è necessario utilizzarlo

Anche una minima variazione di pressione può nascondere criticità importanti. Ecco perché è necessario affidarsi a manometri differenziali precisi, robusti e progettati per durare. In questa breve guida approfondiremo tutto ciò che conta: come funzionano, dove usarli e perché sono indispensabili per garantire prestazioni elevate, sicurezza ed un monitoraggio corretto degli impianti.

Cos’è un manometro differenziale e come funziona?

Il manometro differenziale è uno strumento di misurazione progettato per rilevare la differenza di pressione tra due punti all’interno di un sistema. A differenza del classico manometro, che misura la pressione rispetto all’atmosfera, quello differenziale restituisce un valore che rappresenta lo scarto tra due pressioni assolute, offrendo un’informazione critica nei processi dove anche piccole variazioni possono compromettere la sicurezza o l’efficienza dell’impianto.

Il funzionamento si basa su un principio semplice: all’interno dello strumento è presente una membrana o un elemento sensibile che si deforma in funzione della differenza tra le due pressioni applicate. Questa deformazione viene poi convertita in un valore, generalmente visibile o su un quadrante analogico o su un display digitale.

Quali tipi di manometri esistono?

Nel mercato, esistono diverse tipologie di manometri differenziali, ciascuna pensata per contesti applicativi specifici. I manometri digitali compatti, ad esempio, sono ideali per la misura rapida e precisa della pressione differenziale in impianti termici, mentre i manometri multifunzione per la rilevazione di velocità e portata, tramite l’uso di tubi di Pitot, calcolano in base al valore di ΔP la velocità e la portata in un condotto, rendendoli adatti al controllo dei sistemi di ventilazione, integrando nei modelli più avanzati anche tutti i calcoli necessari per la verifica delle emissioni.

Vi sono poi strumenti per prove di tenuta su impianti a gas, progettati per eseguire test conformi alle normative vigenti (come UNI 7129 e UNI 11137), che sfruttano la caduta della pressione differenziale nel tempo per valutare eventuali perdite o anomalie. Queste soluzioni, evolute e spesso modulari, rappresentano una risposta concreta alle esigenze di precisione, tracciabilità e versatilità richieste dagli operatori del settore.

Applicazioni del manometro differenziale nei settori industriali e termotecnici

La misura della pressione differenziale è cruciale in molteplici ambiti, specialmente nei settori HVAC, industriale, ambientale ed energetico. Questo perché conoscere il ΔP tra due punti di un impianto consente di monitorare e controllare fenomeni che impattano direttamente su efficienza, sicurezza e conformità normativa.

Settore HVAC

Nel settore HVAC, il manometro differenziale viene utilizzato principalmente per il controllo dei filtri. Un aumento della differenza di pressione tra ingresso e uscita del filtro indica un accumulo di particelle e la necessità di manutenzione. La stessa logica si applica al monitoraggio dei filtri HEPA in ambienti sterili, come quelli ospedalieri o farmaceutici.

Impianti di ventilazione e condizionamento

Negli impianti di ventilazione e condizionamento, il ΔP è utilizzato anche per il bilanciamento delle portate nei canali, assicurando una distribuzione uniforme dell’aria negli ambienti. Nel contesto industriale e di processo, la misura della pressione differenziale è impiegata nel monitoraggio di scambiatori di calore, valvole, pompe, serbatoi pressurizzati e linee di gas. Un valore anomalo può segnalare un intasamento, una perdita o un malfunzionamento.

Impianti alimentari a biomassa

Negli impianti alimentati a biomassa un manometro di precisione è fondamentale per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell’impianto, prevenendo incidenti gravi, anche mortali. Infatti, è necessario verificare sia il corretto tiraggio della canna fumaria che l’adeguata ventilazione del locale di installazione (Test 4Pa). Per entrambe queste prove serve un manometro differenziale ad alta stabilità, con risoluzione di almeno 0,1 Pa ed un errore massimo di 0,5 Pa sui bassi valori.

Centrali di cogenerazione e biogas

Nelle centrali di cogenerazione e biogas, il controllo della pressione differenziale sulle linee gas, sui sistemi di depurazione o nei motori è fondamentale per prevenire malfunzionamenti (regolazione pressione in ingresso, verifica contropressione allo scarico o controllo di pressione differenziale sull’intercooler ed in uscita alla turbina) garantendo l’efficienza del processo.

Laboratori ambientali

Anche i laboratori ambientali e gli enti di controllo utilizzano manometri differenziali per determinare la portata delle emissioni in atmosfera verificando che questa rientri all’interno dei limiti autorizzativi ed utilizzando il valore di velocità per gestire correttamente il campionamento degli inquinanti, che vanno infatti prelevati in condizioni di isocinetismo.

Sicurezza

Infine, nel settore della sicurezza gas, la capacità di rilevare variazioni di pressione anche minime consente interventi tempestivi per prevenire fughe, accumuli pericolosi e rischi di esplosione.

Come scegliere un manometro differenziale?

Scegliere il giusto manometro differenziale richiede un’attenta valutazione dei parametri di esercizio e delle esigenze dell’applicazione specifica. La scelta non può basarsi solo sul prezzo o sulla disponibilità immediata: è una decisione tecnica che influenza direttamente l’affidabilità della misura.

Il primo criterio è il campo di misura. Ad esempio, per misurare la perdita di carico su un filtro d’aria sono sufficienti strumenti con scala compresa tra 0 e 500 Pa. Nei circuiti idraulici o pneumatici industriali, invece, si possono raggiungere ΔP molto più elevati. Al contempo, esistono soluzioni avanzate con range esteso, in grado di rilevare con precisione valori da pochi Pa fino a diversi bar. Un altro aspetto è la precisione. In applicazioni critiche, come il controllo di camere bianche, la verifica delle emissioni industriali o la taratura di strumenti, è necessario un sensore ad alta risoluzione e con bassa deriva nel tempo.

La resistenza meccanica e la stabilità rispetto alle condizioni ambientali sono fondamentali per i manometri differenziali da campo, che spesso vengono utilizzati in condizioni critiche. Per questo motivo i manometri professionali sono dotati di case in ABS rinforzato, impugnatura antiscivolo, tracolla e magneti di fissaggio, oltre ad implementare curve di taratura avanzate per compensare le variazioni di temperatura ambiente.

È importante considerare anche la modalità di visualizzazione ed elaborazione dei dati: nei modelli più evoluti, oltre alla visualizzazione del dato istantaneo, è possibile visualizzare anche il valore minimo e massimo, con possibilità di seguire l’andamento in formato grafico e registrando i dati per lunghi periodi.

Infine, per interventi di manutenzione o verifica temporanea, è ideale un manometro digitale differenziale portatile, dotato di batteria ricaricabile con elevata autonomia, interfaccia intuitiva e possibilità di scaricare agevolmente i valori memorizzati, eventualmente anche tramite connessione bluetooth a dispositivi mobile.

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Scegliere il corretto strumento per misura ΔP non è solo una questione tecnica, ma un investimento strategico. Un manometro differenziale affidabile consente di prevenire guasti, ridurre i costi energetici, mantenere l’impianto entro i parametri normativi e garantire la sicurezza degli operatori.

Con una lunga esperienza nel settore del monitoraggio industriale e ambientale, MRU Italia, filiale diretta di MRU GmbH, dispone di manometri differenziali digitali per impianti termici e industriali.

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